domenica 6 novembre 2011

E' tutta colpa di Gianni Versace


Chiedo scusa per il povero italiano di questo post. L'ho scritto in treno, mentre tornavo a Trieste.

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Sempre più troppo uomini smettono di essere tali. Smettono di essere cacciatori per diventare preda inconsapevole del superiore essere che è la donna.

C'è chi dice sia colpa dei social network e del secondo mondo che si sta prendendo forma sempre più consapevolmente di se stesso, c'è chi dà la colpa ai tempi che cambiano, alla donna che vuole essere uomo e fandonie simili.


Secondo me è colpa di Gianni Versace.


La domanda sorge spontanea: ''cosa diamine c'entra Gianni Versace con la decadenza dei rapporti sociali e con il femminismo?’’ C'entra. Molto più di quello che sembra.

Eviterò un inutile filippica su come la moda influenzi la nostra vita.
Eviterò un' altrettanto inutile filippica su come l' essere umano smani per colpa della volontà di apparire (colpa poi, non è una colpa, ma, esattamente come quando parlo, ho dei problemi a trovare le parole più corrette).

Gianni Versace.
Un genio.
Un architetto della moda.

Cosa avrà mai fatto di così malvagio questo genio indiscusso?

Niente, ha espresso la sua immagine ideale di donna. Anzi, di come voleva sentirsi la donna.
 Erano gli anni ’80. Il femminismo dei decenni precedenti aveva portato risultati.
*Risultati eccellenti che apprezzo anche da anti-femminista (e qui, sulla mia idea di femminismo ci sarebbe da aprire una parentesi infinita che non ho voglia di aprire e sviscerare con il popolo dell’ internetto)*

Ma non bastavano. Non bastavano ad una donna ancora troppo inferiore rispetto all’ uomo nel campo in cui era più importante raggiungere la parità dei sessi negli anni degli yuppi: IL LAVORO.

Pensate a una donna negli anni ’80: 90 su 100 ve la immaginate in tailleur e tacco 12 che lavora in un ufficio e occupa una posizione ‘’elevata per una donna’’ (io me la immagino o così o con dei fuseaux fluo e capelli cotonato).

Non è colpa dell’ uomo cattivo e maschilista che la donna non poteva avere questo privilegio, anzi, era la donna in primis (consciamente e inconsciamente) a non sentirsi abbastanza sicura di sé per tentare una scalata sociale.

E qui arriva l’ Imperatore Gianni.

Gianni decide di cambiare, si rende conto che la donna ha un enorme potere sessuale e sociale.
Solo ha troppa paura (la donna, non Gianni).

E cosa potrà mai fare uno dei tanti stilisti?
La cosa più facile del mondo: far sentire una donna potente.

Come? Basta un completo.

Versace vestiva le puttane, figura a cui tutte aspiriamo.

Fatevene una ragione, ma il suo concetto di puttane è molto più simile a quello che realmente siete nella società moderna.

Puttana è una donna con personalità, una donna che non si fa mettere i piedi in testa, una donna che non vuole essere calpestata e che non vuole essere oggetto passivo del mondo che la circonda, usando, certo, non fate le buoniste del cavolo, anche il suo potere sessuale.

Crediateci o no, ma davvero, può bastare anche solo un accessorio per sentirsi tali.

Lui, Gianni.

Per quanto possiate essere anti-moda, anti-tendenze, non potete non considerare tutto ciò che spero di aver esposto comprensibilmente.
Quindi, se proprio lo volete sapere, il motivo per cui nessun uomo si avvicina più una donna in un locale (uomo ovviamente, non essere dotato di pene e gonadi), il motivo per cui la donna diventa predatrice prendendosi il ruolo tanto bramato, il motivo per cui la stessa donna che vuole avere il comando e che ce l’ ha ama il potere di potersi sentire preda e cacciatrice, il motivo per cui ora alcune donna fanno paura agli uomini, è da ricercarsi nella cosa più gnè gnè, più fru fru, più (talvolta) antifemminista del mondo: La Moda.

Per quanto mi riguarda,

Gianni Santo Subito.




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